Gela, il cui nome era Terranova di Sicilia fino agli anni '20, prendeva il nome dalla vasta pianura circostante e dall'ampio golfo su cui si affaccia, è un importante centro agricolo, industriale e balneare della Sicilia. Fu una delle più influenti póleis del mondo greco ed è anche nota per il complesso petrolchimico dell'Eni costruito nelle sue immediate vicinanze e inattivo dal 2014.Un aspetto caratteristico dell'assetto urbanistico ed architettonico della vecchia Gela fu l'ampia diffusione dello stile liberty o "floreal", protagonista nella progettazione dei più importanti palazzi signorili della città. Sino al 1960, le principali piazze e vie cittadine erano adornate da architetture semplici ed eleganti che andarono incontro ad un rinnovamento urbanistico ed architettonico con la sistemazione del corso principale, la ricostruzione di numerose chiese e la realizzazione di nuovi e sontuosi palazzi signorili. In questo preciso disegno di miglioramento estetico della città (collegato anche ad una discreta crescita civile e sociale rappresentata dalla nascita nello stesso periodo di un teatro e del liceo ginnasio) rientra la progettazione dei prospetti dei nuovi edifici che dovevano apparire coordinati tra di loro, in modo da assicurare un'architettura unitaria a tutto il centro. Si introdusse in larga misura il ferro battuto e lavorazioni come colonne e portali in pietra arenaria.
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