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IL BOSCO DI SANTO PIETRO

Il Bosco di Santo Pietro, a 10 km da Caltagirone, lambisce Villa D'Andrea in prossimità della nuova frazione denominata Piano San Paolo. Si riporta la descrizione dell'Associazione ONLUS "Quercus Ambiente e Sviluppo".

Il Bosco di Santo Pietro si trova nel territorio di Caltagirone, una piccola parte residua, oggi, di una vastissimo territorio boschivo compreso all'interno del Demanio comunale di Caltagirone.

La Baronia di Fetanasimo vasta quasi trentamila ettari conteneva questo grande polmone verde, di notevoli risorse economiche, per allora, esteso fin quasi a lambire le mura della città. Ma nel corso dei secoli il Feudo/Bosco ha seguito negli smembramenti e nei ridimensionamenti la grande Baronia. Dalle migliaia di ettari originari si è passati ai duemila di oggi.

II bosco di Santo Pietro insieme alla "Sughereta" di Niscemi costituisce l'ultimo lembo di sughereta mista a lecceta della Sicilia sud-occidentale. Le specie vegetali tipiche che possiamo incontrare sono le  maestose Sughere, i Lecci (Quercus ilex) e con minor intensità anche Carrubi (Ceratonia siliqua); in ambienti un po' più umidi e freschi ritroviamo anche grandi esemplari di Roverella (Quercus pubescens). Negli ultimi decenni l'infelice rimboschimento ha portato all'interno della boscaglia essenze diverse da quelle presenti come l'Eucalipto (Eucalyptus sp.) o il Pino sia la varietà Comune (Pinus pinaster) che d'Aleppo (Pinus halepensis). Tra gli arbusti ricordiamo soprattutto il Lentisco (Pistacia lentiscus),

la Filiera (Phillyrea sp.); nella zona più soleggiata ricordiamo essenze come la famiglia dei Cisti (Cistus sp), il Rosmarino (Rosmarinus officinalis) e il Mirto (Myrtus communis); unica rappresentate spontanea della famiglia delle palme,

la Palma nana (Chamaerops humilis), veniva in passato utilizzata per costruire le scope. Tra le erbacee sicuramente vanno ricordate le importantissime e rarissime Orchidee o lo Zafferano autunnale.

Numerosa e la ricchezza di fauna all'interno del Bosco di Santo Pietro; tra i carnivori ricordiamo la Volpe, la Donnola o il rarissimo Gatto selvatico; numerosi sono i Conigli selvatici, le Tartarughe comuni e i ricci, più difficili da notare sono le Lepri e le Martore. Più ricca invece l?avifauna con le sue 96 specie censite negli ultimi anni di uccelli nidificanti, svernanti o migratori.


SENTIERO NATURA

Le aree boscate della Riserva Naturale Orientata "Bosco di Santo Pietro" sono attraversate da numerosi sentieri e viali parafuoco. Sicuramente tra gli ambienti naturali più significativi del comprensorio, quello della vallata del Ficuzza rappresenta il percorso naturalistico più affascinante.

Il tragitto è lungo circa 8 km, di facile percorribilità, presenta una prima parte che si snoda lungo l'alveo del torrente dove si possono ammirare maestose Roverelle (querce tipiche degli ambienti umidi) con il relativo sottobosco formato da essenze tipiche della macchia mediterranea, lungo il percorso si potranno notare quel che resta dei mulini ad acqua (se né contano ben sei lungo il corso del fiume), sicuramente la più importante testimonianza storica della simbiosi tra uomo è ambiente naturale. Il secondo tratto si svolge lungo trazzere secondarie dove superfici agricole si accostano a relitti di aree boscate.

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