Il prospetto principale della chiesa, in stile gotico e rivestito in maiolica policroma, fu realizzato nella seconda metà dell’Ottocento. Il risultato è senz’altro una mirabile sintesi degli esiti cui era giunta l’architettura a Caltagirone, riuscendo a valorizzazione le risorse e le maestranze locali utilizzando ceramica e pietra nella realizzazione di edifici di culto e non solo; infatti, poco distante dalla chiesa di San Pietro, è possibile ammirare sulla via Roma, la balconata della casa dei Ventimiglia e il cosiddetto Teatrino, attraverso il quale si raggiunge il Museo Regionale della Ceramica, anch’essi realizzati con l’impiego di maioliche policrome e pietre locali intagliate. La porta d’ingresso, opera bronzea di G. Angelico, è ornata da pannelli che riproducono episodi della vita di San Pietro ed introduce all’interno della chiesa in cui è possibile ammirare gli affreschi della volta opera del calatino Giuseppe Vaccaro che raffigurano Cristo che consegna le Chiavi del Regno a Pietro, il miracolo di Pietro e Giovanni che guariscono uno storpio, la progionia di Pietro e la sua crocefissione. Particolarmente pregevole è l’Ecce Homo, statua in terracotta policroma opera settecentesca dell’artista Angelo Mirasole, detta anche “Statua del Gesù Appassionato”, splendida raffigurazione della sofferenza di Cristo con il volto trasfigurato dal dolore e il corpo ricoperto di ferite. Interessanti sono la Cappella delle Anime Purganti con la tela, forse di Francesco Vaccaro, anticamente utilizzata per velare l’Ecce Homo, in cui si mostra Gesù posto al giudizio di Pilato e, nella parte inferiore del quadro, le anime che implorano pietà, e la cappella di San Vito, con la bella statua del Santo, il cui nome è portato da una confraternita un tempo molto vivace.
Chiesa di San Pietro
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