E' possibile vivere le magnifiche opere d'arte del patrimonio culturale della Chiesa di Caltagirone.
Di seguito viene riportata l'introduzione al progetto "ITINERARI DELLA FEDE" - Chiese, Monasteri e Luoghi di Santità a Caltagirone" della Diocesi di Caltagirone.
Luigi Prezzavento
Nel nostro Paese, l’ingente quantità e l’altissima qualità dei beni culturali di interesse religioso costituiscono un patrimonio determinante e peculiare per le strette connessioni che intercorrono con la storia, la tradizione e la cultura delle nostre regioni. Caltagirone, insieme alle città del distretto culturale del Val di Noto, è stata recentemente dichiarata dall’UNESCO patrimonio culturale dell’umanità per via degli splendidi esempi di arte barocca che in quest’area è possibile ammirare: chiese parrocchiali, rettorie, conventi, luoghi di santità costituiscono un patrimonio davvero unico, ma sono, soprattutto, lo strumento privilegiato attraverso il quale la Chiesa e la comunità dei fedeli hanno espresso nei secoli l’intima spiritualità, il culto dei Santi, la lode e la gloria del Signore. Reliquiari in argento, altari in marmo intarsiato, tele dipinte, statue lignee, non sono soltanto splendidi capolavori artistici quanto piuttosto il segno della devozione, della pietà popolare, l’espressione tangibile di una fede che ha animato artisti e artigiani storicamente presenti in un territorio.
ITINERARI DELLA FEDE è la proposta pastorale e culturale attraverso cui partecipare con la Chiesa locale al compimento del proprio mandato di annunciazione del Vangelo; al tempo stesso è il coraggioso tentativo di sperimentare nuove formule per favorire la fruizione di un così ingente patrimonio attraverso la riapertura di alcune chiese e la loro restituzione alla comunità.
ITINERARI DELLA FEDE può essere l’occasione per una passeggiata attraverso le vie del centro storico di Caltagirone, e ci auguriamo presto anche per le città della diocesi, ma è soprattutto un percorso di riscoperta della nostra cultura, della nostra identità e della nostra fede.
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