Il nucleo originario dei Musei Civici Luigi Sturzo occupa il Carcere Borbonico,magnifico e severo edificio dell?architetto siracusano Natale Bonaiuto e raro esempio di tipologia carceraria settecentesca.
I Musei derivano dal "Gabinetto di Archeologia e Storia naturale", voluto nel 1843 da Emanuele Taranto Rosso, insigne scienziato, umanista e politico calatino, passando da una ricostituzione nel 1914, ad opera di Don Luigi Sturzo, illuminato sindaco della città di Caltagirone.
Le collezioni attualmente sono così articolate: Sezione archeologica, che offre una significativa panoramica della ricchezza archeologica del territorio e della città stessa; Pinacoteca, che presenta una raccolta di dipinti di elevata qualità, testimonianza della ricca attività artistica della città, prima e dopo il terremoto del 1693; raccolta storica dei Musei, che consente, attraverso epigrafi, sculture, pitture, oggetti e mobili di arredo un?importante visuale sul ruolo della ?Universitas?, negli ambiti sacro, profano e civile.
Significative sono la collezione dei Privilegi, concessi alla città dai Normanni in poi, e quello dei dipinti di fine Ottocento e inizio Novecento, con opere di Ciardi, Caprile, Bazzaro, Nitti, Esposito, Corrado etc.
I Musei curano particolarmente la divulgazione e la didattica, e conducono ricerche e attività con Soprintendenze, Università, Istituti di Alti Studi italiani e stranieri. Significativa la produzione di mostre, sempre frutto di un?autonoma ricerca sulle collezioni o, comunque, su tematiche coerenti al carattere istituzionale dei Musei.
Il Carcere Borbonico si trova a Caltagirone in Via Roma n.10
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